ITINERARI
VOGOGNA e DINTORNI
Difficoltà: Facile
Dislivello: 157 m
Durata escursione: 2 ore circa
Periodo: tutto l’anno
Vogogna è il borgo medioevale meglio conservato della nostra Provincia. Il suo recupero ha messo in luce aspetti architettonici di grande pregio: il Castello, Palazzo Pretorio, le Chiese, le case antiche, la struttura del borgo, la Rocca. Dalla fermata del bus a Dresio si prende per Via San Pietro e si arriva alla chiesa di San Pietro risalente al 1276: sul sacrato una fontana con “mascherone celtico”. Proseguendo attraverso un viottolo si sbuca sulla strada provinciale davanti alla chiesa di Santa Maria degli Angeli (5 min), si continua sul marciapiede fino a Piazza San Carlo per imboccare Via De Regibus fino alla Chiesa parrocchiale del 1896. Si prende quindi il Vicolo della Motta e il Vicolo sotto le Mura. All’incrocio con Via Teatro si prende Via Sopra le Mura fino a Casa Losetti.
In Piazza Marconi si prende la via che conduce nel centro del borgo, al Palazzo Pretorio (22 min), quindi si percorre Via Roma fino a incontrare via S. Martino che porta al Castello (5 min). Dal Castello si prende la mulattiera che sale a Genestredo (15 min) lungo il Sentiero Natura del Parco Nazionale Val Grande e si devia a destra per la Rocca (11 min). Ritornati a Genestredo (11 min) ci si può fermare al Circolo per una merenda, per poi salire alla Chiesa di San Martino e da qui, lungo la strada asfaltata, si raggiunge l’Oratorio di San Zenone (15 min). Si scende quindi alla località Giavinello (10 min) e da qui, lungo la mulattiera, si ritorna in Piazza San Carlo (8 min). Tornati verso il Borgo e in Piazza Chiesa si scende verso la Strada Provinciale dove vi è la fermata del bus (10 min)
SENTIERO NATURA – IL RESPIRO DELLA STORIA
Partenza: Vogogna (Vogogna)
Arrivo: La Rocca (Vogogna) (Vogogna)
Tempo di percorrenza: 1 h senza soste per l’andata e 30′ per il ritorno
Difficoltà: Il percorso è facile e adatto a tutti
Dislivello: 130 m
Periodo consigliato: da gennaio a dicembre
Attrezzatura: Abbigliamento sportivo
Strutture: aree pic-nic nei pressi della Rocca
Il sentiero natura si sviluppa nel comune di Vogogna, antica capitale della regione storica dell’Ossola Inferiore ed unico abitato della provincia del Verbano Cusio Ossola ad aver conservato l’impianto urbanistico ed architettonico del borgo medioevale. Il percorso permette di visitare le emergenze più significative di un abitato del XIV secolo e di percepire il respiro della storia.
L’itinerario inizia da piazza Pratini, sulla strada provinciale, percorre il centro storico e, dal Palazzo Pretorio, sale al Castello Visconteo e quindi alla frazione Ganestredo e alla Rocca dove vi è un’area attrezzata per pic-nic. Lungo il percorso sono collocate 12 bacheche i cui pannelli descrivono con testi, immagini, disegni e tavole d’epoca la storia di Vogogna.
SENTIERO GEOLOGICO
Partenza: Vogogna
Arrivo: Premosello Chiovenda
Tempo di percorrenza: 1 ora senza considerare le soste
Difficoltà: T/E. Il percorso è semplice, ben evidente ma con qualche tratto esposto
Dislivello: 100m
Il sentiero geologico tra Vogogna e Premosello Chiovenda offre l’eccezionale opportunità di “attraversare” la crosta continentale, osservando rocce formatesi a differenti profondità e in periodi diversi.
Lungo un itinerario attrezzato si passa dal paleocontinente europeo, coinvolto nella genesi delle Alpi (50 – 30 milioni di anni fa), al paleocontinente africano, che conserva rocce e strutture formatesi circa 300 milioni di anni fa; al contempo si “scende” fino al contatto tra crosta e mantello, di norma posto a 30-35 km di profondità e qui riesumato dai processi tettonici.
Il percorso, attrezzato con pannelli esplicativi, sale dal castello di Vogogna alla Rocca e poi prosegue lungo le balze rocciose prospicienti la piana del Toce fino a Premosello.
Nella parte più occidentale si attraversano le filloniti rocce deformate per frizione lungo la linea del Canavese, una fascia lungo la quale l’edificio alpino si è sovrapposto al più antico dominio sudalpino; poco più avanti si può osservare il contatto diretto tra rocce di questi due domini (Scisti di Fobello e Rimella e granuliti della crosta profonda della Zona Ivrea Verbano). Un belvedere, posto su rocce “montonate”, consente di osservare la morfologia pre e post-glaciale della valle del Toce. Dopo aver incontrato le pseudotachiliti, testimoni di antichi terremoti, si raggiunge, all’estremità orientale, il contatto tra granuliti e peridotiti, rappresentativo della discontinuità di Mohorovicic (o “Moho”), ossia il contatto crosta – mantello.
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